Il viaggio

L’idea di base era solo una. Partire. Solo. Una moto e una macchina fotografica. Per Londra.

Tutto il resto è venuto dopo, nella pagina dei preparativi è spiegato abbastanza sinteticamente cosa vuol dire preparare un viaggio solitario attraverso l’Europa e in moto. L’itinerario del viaggio mi ha portato attraverso l’Italia, percorrendo tutta la Francia, per giungere nella verde Inghilterra e poi a Londra. Questo blog è il resoconto fedele, nonchè la trascrizione dettagliata del diario scritto per tenere memoria di emozioni, sensazioni, pensieri, che ho pensato di condividere con gli amici, con motociclisti e fotografi, ma soprattutto con i folli che hanno in testa l’idea di partire come ho fatto io, in moto e armati solo di una macchina fotografica alla ricerca di visioni mirabili e di episodi da raccontare.

Ecco quali sono state tutte le tappe: Napoli – Spoleto – Limone Piemonte – Lyon – Dijon – Troyes – Parigi – Amiens –  Calais – Dover – Canterbury – Londra – Parigi – Napoli.

Tuttavia oltre ai dettagli logistici, quello che c’è alle spalle di quest’avventura è, senza voler essere falsamente modesti, parecchio profondo. Un viaggio di questo tipo era nella mia testa già da un paio d’anni, e quest’anno si sono verificate le condizioni necessarie per poterlo fare. Prima di tutto delle lunghe vacanze, con il mio vecchio lavoro all’Unione Industriali di Napoli – Confindustria e le tre settimane di ferie ad agosto non avrei mai potuto preparare ed affrontare il viaggio. Adesso che lavoro all’università prima della fine di luglio ho potuto iniziare la messa a punto della moto e curare tutti i dettagli in modo da poter partire per i primi di agosto. In secondo luogo un’autonomia tale da poter stare tranquillo anche nelle prevedibili (alberghi pieni e disponibilità solo negli extra-lusso) o nelle peggiori (tipo moto rotta e necessità di rispedirla a casa) delle ipotesi. Infine la fine una lunga relazione e quanto ciò comporta nel muoversi e lo spostarsi.

Lo spirito che ha mosso questo viaggio è stato quello del mettersi alla prova in un’avventura con se stessi, senza itinerari predeterminati, io, la moto e la macchina fotografica. Un bagaglio leggero, una tenda e tanta voglia di libertà su un mezzo litro bicilindrico che mi porti lontano.
E’ quello del viaggio romantico settecentesco, un viaggio di scoperta e formazione, lento e riflessivo, in definitiva, una cura per lo spirito. In definitiva, la volontà di fare qualcosa che potrò portarmi dentro per gli anni a venire, che potrò raccontare ai miei figli, e cui ripensare come a qualcosa di speciale portato avanti con lo spirito di questi anni.


5 Risposte to “Il viaggio”

  1. SI ASCIUT FOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOR
    era anche ora, ne sono felice per te.
    un giorno dovrai dirmi perchè.

  2. Ciao!sto per partire anch’io per un viaggio simile al tuo…e nella ricerca di info utili…mi sono imbattuto nel tuo sito!Complimenti,per tutto.Io partirò da avellino con meta finale Santiago de Compostela…con la mia Fazer 600…Sarà la mia prima esperienza così lunga…spero di poter scrivere al ritorno un bel resoconto positivo come il tuo!Un lampeggio…

  3. ma è assolutamente stupendo!!!!non sono l’unica pazza che sogna,ho in mente di fare il giro delle capitali europee,non so ancora dove si andrà,so solo che siamo un er5 ed una moto guzzi norge con al seguito un ometto che per ora ha 8 anni…chissà quando realizzeremo questa avventura, con tanta voglia di vedere posti nuovi in sella alle ns.”motine”

  4. ops……sono nat , ladybiker , ti ho trovato sul sito dell’er5, complimenti per le tue passioni e per i tuoi sogni !!!!

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